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Domani pomeriggio “consegneremo” alle Istituzioni del Quartiere di Borgo Panigale-Reno la panchina riqualificata con alcune ragazze e ragazzi della zona Birra all’interno di un primo Patto di Collaborazione. Quest’ultimo, frutto di un processo sperimentale che mettesse al centro alcune delle azioni pensate, progettate e condotte con la componente più giovane del territorio, affiancandosi ad una rete più ampia di sostegno formale e non che caratterizza, sin dall’inizio, l’approccio di questo progetto.

Oltre ad alcun* giovani e ad una speciale iniziativa da loro condotta (soprese e novità in arrivo!), ci saranno, in rappresentanza, alcune componenti dell’équipe di progetto e del gruppo di adulti sostenitrici del patto (con una coccola a sorpresa per i famelici giovanissimi). Sì, avremmo voluto e non smetteremo di immaginare di fare una mega festa allargata, con tutte e tutti, libera e leggera. Non “solo” per questo patto ma perché è da mesi che se ne sente il bisogno. In ogni caso, i cerchi, piccoli o grandi che siano vanno chiusi e in qualche modo celebrati, per poterne attraversare e aprire di altri!

Qui sotto riportiamo il testo originario che presentava il Lab Pank (link all’evento) e tutto il processo partecipativo che lo ha preceduto.

“Il Lab Pank è un’esperienza laboratoriale di arredo urbano artistico, con finalità di riqualificazione e rigenerazione, all’interno di un percorso pensato con alcune ragazzi e ragazzi coinvolt* in BIRRRRbanti, sulla scia di diverse esperienze che hanno caratterizzato il progetto sino ad oggi. Le ragazze e i ragazzi esprimeranno significati e talenti emersi attraverso realizzazioni grafiche e pittura delle superfici di una panchina del Giardino Pubblico in Via de la Birra, nella zona Birra a Bologna.

𝐀 𝐜𝐨𝐬𝐚 𝐟𝐚 𝐫𝐢𝐟𝐞𝐫𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨, 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐨 𝐬𝐩𝐞𝐜𝐢𝐟𝐢𝐜𝐨, 𝐥𝐚 𝐩𝐚𝐫𝐨𝐥𝐚 “𝐫𝐢𝐪𝐮𝐚𝐥𝐢𝐟𝐢𝐜𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞”?Attraverso un Patto di Collaborazione che mette a frutto la collaborazione tra la cooperativa Piazza Grande – all’interno del processo di protagonismo e centralità dei giovani insito nel progetto BIRRRRbanti – il Comune di Bologna e il Quartiere Borgo Panigale-Reno (con i diversi uffici coinvolti fra cui Sest, Reti, Ambiente) nonché il sostegno di un gruppo spontaneo e aperto di genitori della zona, si è reso possibile l’avvio di una prima esperienza di rigenerazione, dal basso, di uno spazio pubblico all’aperto della zona, con al centro giovani adolescenti e pre-adolescenti della territorio.All’obiettivo di riqualificazione si affianca, fra le altre, la possibilità di “realizzazione di iniziative di animazione (socio-culturale, artistica, sportiva) e di ulteriori co-progettazioni in fasi successive alla presente riqualificazione finalizzate a sensibilizzare i giovani e la cittadinanza su ulteriori possibilità di cura, promozione della socializzazione, creazioni di reti e riqualificazione dell’area e dei diversi luoghi pubblici della zona”.

Perchè “giovane”? Non solo per l’età anagrafica dei protagonisti. I desideri e l’immaginazione espressa da ragazze e ragazzi per la zona che vivono, sono sempre stati tanti. E diversissimi. Si è dato molto spazio alle progettazioni con diversi giovani, accompagnandoli anche nelle possibilità in cui possono esprimersi, attivare e costruire, a livello locale sino a quello metropolitano e oltre. Alcune cose pensate sono realizzabili nel tempo, altre un poco meno fattibili (c’è chi vorrebbe una piscina all’aperto!) ma perché no… comunque immaginabili. Altre ancora…semplicemente ci auguriamo possano essere rivissute e sviluppate ulteriormente (come lo spazio in convenzione all’interno della Scuola Aldo Moro, al momento non fruibile), indipendentemente dalle possibilità e tempi di questo specifico progetto.Questo vuole essere un ulteriore primo, “giovane” passo che metta a sistema il valore e le competenze dei suoi cittadini, pur giovanissimi che siano, e quello del suo territorio anche spaziale. Vorremmo continuassero a farlo, sempre più consapevoli delle possibilità e responsabilità che ci sono – e di quelle che ancora non ci sono ma potrebbero… – e all’interno di una rete e comunità che li affianchi.

Nota non esauriente: il Lab Pank come il patto, insieme all’articolato processo che li hanno preceduti, si avviano in un periodo storico impegnativo ormai da diversi mesi e su molti piani, per tutt*. Ragazzi, realtà formali e non, operatrici, genitori, istituzioni…Ma vuole essere proprio questo: uno spiraglio di possibilità, pro-attività, responsabilità collettivizzate, coraggio, tentativi di incontro in carne ed ossa ed occhi…I suoi appuntamenti verranno stabiliti con i ragazzi e avranno luogo, di volta in volta, tenendo conto delle circostanze che la situazione sanitaria nonché disposizioni favoriranno, in un’ottica di tutela e ascolto collettivo.”

@Mural è parte del progetto BIRRRRbanti